ZainoinSpalla
 Newsletter n.42

  4 Dicembre 2017

Ciao,
siamo alla vigilia di un ponte "ingordo": ingordo sia per la durata (3 giorni di fila per i comuni mortali, che diventano ben 4 per i milanesi grazie a S.Ambrogio), sia per la naturale destinazione delle uscite montanare, visto che pranzi e festività (anche se ancora non natalizie) sono offerte a piene mani.
Noi di ZainoinSpalla (un po' snob e un po' fighetti, ma decisamente amanti della montagna), ci teniamo alla larga dalle ricorrenze con le gambe legate sotto il tavolo, per cui in questo ponte abbiamo messo "solo" delle ciaspolate, anzi le prime ciaspolate della stagione: il rifugio Maria Luisa e il monte Cazzola all'Alpe Devero, dove vedremo all'opera l'inedita coppia Franz & Daniele.
A dimostrazione di quanto ti scrivevo qui sopra, abbiamo messo in pista ciaspolate per Capodanno (ma questo lo fan tutti), ma anche il giorno di Natale (per non parlare della vigilia). Non abbiamo certo la pretesa di fare in gruppo pieno in giornate normalmente dedicate all'acquisto dei regali, ai cenoni e alle acrobatiche discese dai caminetti per far contenti figlioletti e nipotini. Eppure... per Natale abbiamo già raccolto 14 adesioni (cioè il gruppo è quasi al completo)!!!
Grandi ZainoinSpallisti, che si inventerebbero qualsiasi cosa pur di fuggire dalle tradizioni natalizie

Buona montagna
Bicio

PS. Questa introduzione vale sicuramente per il sottoscritto (Bicio), mentre il Franz ha sicuramente delle cose in più a cui pensare... come una moglie e un paio di figlie giovani, che richiedono tutta la sua attenzione, per non parlare delle meritate ferie dopo un anno di lavoro

  Ciaspole: aumentiamo il livello di sicurezza

Dato l'assunto che la sicurezza al 100% non esiste in nessun caso e in nessun ambiente (né a casa, né al mare, né in montagna), uno dei nostri scopi è quello di aumentare il livello di sicurezza durante le nostre uscite per i monti.
Nel caso delle ciaspolate, uno dei rischi maggiori nasce dal distacco di valanghe, in quanto si frequentano ambienti in neve fresca e non battuta.
Pur seguendo itinerari testati in precedenza e in condizioni meteo tranquille (evitando ad esempio ciaspolate in zone dove ha nevicato troppo di recente, dove la neve non ha ancora avuto modo di consolidarsi) è indubbio che la frequentazione della montagna d'inverno introduce dei rischi, che devono essere affrontati. Questo discorso vale non solo per chi va con le ciaspole, ma anche per gli scialpinisti, gli snowboarders, chi fa fondo-escursionismo, cioè per tutti coloro che seguono percorsi fuoripista.
E' per questo motivo per cui ogni partecipante alle ciaspolate organizzate da ZainoinSpalla dovrà essere dotato dello strumento (ARTVA), che permette l'individuazione di una persona sepolta dalla valanga.
L'Artva è un apparecchio radio, che trasmette su di una mono-frequenza fissa (457 KHz) e comune a tutti questi strumenti.
In caso di valanga, gli ARTVA delle persone non coinvolte dalla valanga possono ricevere i "bip" delle persone sepolte, diminuendo sensibilmente i loro tempi di recupero, i quali sono indirettamente proporzionali alle percentuali di sopravvivenza.
Per chi fosse sprovvisto di ARTVA, è possibile noleggiarlo al costo di 5 euro al giorno.
Questo non è che un primo passo per perseguire la lunga strada della sicurezza.
E ricordate che il lavoro per divertirci in sicurezza viene al primo posto di tutto.

Anche lui ha l'ARTVA. E tu, cosa aspetti?

L'ARTVA da solo non basta: porteremo con noi anche pala e sonda e nei tempi morti delle ciaspolate, vedremo di spiegare come funziona la catena di sicurezza, facendo anche delle prove sul campo.

  La foto di oggi

La voglia di pestare neve è tanta e la settimana scorsa, il Bicio e il Franz sono andati a cercare nuovi terreni di gioco. Ne è venuta fuori una ciaspolata double, anzi triple-face:

  1. tediosa sotto per via dello stradello
  2. spettacolare sopra per la cresta (facile) e i panorami (grandiosi)
  3. ottima e sicura in caso di buon innevamento

E' la zona del Monte Torcola, in alta val Brembana


Ecco la scheda

 

  Valanga o slavina?

Lo ammetto: ho sempre utilizzato questi due termini come sinonimi ed ora, un articolo di qualche giorno fa apparso sul sito MountainBlog, conforta il mio itagliano (oppsss...)

Curiosità. Valanga o slavina? Ecco la differenza
A “valanga” e “slavina” viene attribuito più o meno lo stesso significato dai principali dizionari ed enciclopedie, ma gli esperti consigliano di usare il termine “valanga”

Per il Club Alpino Italiano, si tratta di sinonimi e le distinzioni tra i due solo esercizi di stile. Ma è meglio usare il termine ‘valanga’, come stabilito da una fonte autorevole in materia come l’Aineva, l’Associazione interregionale neve e valanghe: “Gli Uffici valanghe italiani hanno concordato di utilizzare un termine unico: quando si parla di una massa di neve in movimento lungo un pendio, piccola o grande che sia, si parla di valanga”.
La vera distinzione è invece tra frana e valanga, laddove la frana fa riferimento a un fenomeno di movimento o caduta di materiale roccioso o sciolto (insomma, di terra) mentre la valanga è di neve. L’Aineve fornisce anche le origini dei termini ‘valanga’ e ‘slavina’, traendoli da “L’enigma delle valanghe” di Colin Fraser.
Nei testi antichi erano chiamate “labinae” o “lavanchiae; poi la confusione con il vocabolo francese “aval” (che significa “verso valle, all’ingiù”) produsse l’attuale vocabolo “avalanche”, usato in inglese e francese, da cui deriva “valanga” in italiano. L’altro vocabolo latino labinae deriva da “labi” che significa “slittare, scivolare giù”. In seguito la parziale intercambiabilità delle lettere b, v e u originò molti termini propri di particolari regioni alpine come lauie, lavina, lauina e infine l’attuale vocabolo tedesco lawine, introdotto nell’uso corrente da Schiller e Goethe, da cui deriva il termine italiano “slavina”.
Se troppe variabili (tipo di distacco, tipo di neve, posizione del piano di scorrimento…) rendono praticamente impossibile classificare le valanghe, le cause possono invece ridursi a due: valanghe spontanee e le valanghe provocate.
Quando ‘cade’ una valanga? Prevalentemente durante la stagione invernale (da dicembre ad aprile) ma anche nelle altre stagioni alle quote più elevate dove sono presenti ripidi pendii innevati. Insomma, difficile stabilire il quando.
Ci sono poi valanghe “immediate”, diretta conseguenza della precipitazione (la neve fresca non si ancora assestata sui pendii o sulla vecchia neve), e valanghe “ritardate” che si verificano più in là nel tempo rispetto alle prime (giorni, settimane), a seguito di trasformazioni nel manto nevoso. In particolare il vento, la temperatura, o addirittura l’azione esterna dell’uomo, possono influire significativamente sui “due” tipi di valanghe. Insomma, possono verificarsi durante una nevicata o dopo molto tempo.
Fonte: AdnKronos.com).

Comunque tu la chiami, è fin troppo ovvio che la cosa migliore è di starci alla larga e per farlo noi di ZainoinSpalla organizziamo le ciaspolate sempre e solo con la collaborazione di una guida alpina... meditate gente, meditate

  Info di servizio 

Le uscite con ZainoinSpalla delle prossime 2 settimane

sabato 9 Dicembre 2017
Al rifugio Maria Luisa: una tranquilla ciaspolata nella parte più settentrionale dell'Italia occidentale [T]
1 posto disponibile

domenica 10 Dicembre 2017
Ciaspolata nell'Alpe Devero: salita sul Monte Cazzola [E]
Numerosi posti disponibili

mercoledì 13 Dicembre 2017
Piani di Verra: una ciaspolata a toccare il Monte Rosa con un dito [T]
Numerosi posti disponibili

sabato 16 Dicembre 2017
Al lago di Perrin, una panoramica ciaspolata tra Testa Grigia, Cervino e Tournalin [E]
gruppo completo

domenica 17 Dicembre 2017
Al Passo del San Bernardino con le ciaspole [T]
gruppo completo

La lista di tutti i trek di più giorni in programma

 

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